La relazione di Andrea CamilleriCon La relazione Andrea Camilleri si accosta al mondo dei retroscena romani, in cui tutti sono sospetti di doppiogiochismo e dove un sussurro o un “Si dice” sono più letali di un colpo di pistola.

La vita di Mauro, ispettore bancario, è sempre stata fatta di routine e precisione, monotona ma rassicurante. Ora la fortezza di abitudini e rispettabilità in cui si è trincerato sta per crollare a causa dell’irruzione di una serie di elementi deflagranti: prima la comparsa di una donna misteriosa che agita i suoi sentimenti, poi un crescente senso di minaccia dovuto al dubbio che qualcuno, ai piani alti della politica, non voglia che Mauro termini la relazione che sta scrivendo sulla torbida gestione della banca Santamaria. I sospetti si fanno via via più pressanti: sembra proprio che qualcuno lo stia pedinando e che siano entrati in casa sua; in ufficio, poi, le voci di un suo imminente licenziamento si fanno insistenti. Il temperamento cauto e calmo di Mauro si incrina, le sue capacità analitiche e la razionalità di cui si fa vanto vengono messe a dura prova.

L’autore accompagna il lettore lungo le vicende di Mauro e con abilità gli proporre tutti gli eventi che capitano al protagonista con sottile ambiguità: sono davvero macchinazioni ai suoi danni o semplici casualità? I personaggi che gli gravitano attorno sono alleati o subdoli intriganti?

I rivolgimenti che sconvolgono la vita di Mauro non riguardono solo il fronte lavorativo: Carla, la giovane donna entrata in scena proprio all’inizio di tutto lo scompiglio, cerca di aiutarlo a venire a capo della situazione e tra i due scocca la scintilla. Si tratta di una figura davvero perturbante, perché se da un lato stravolge pericolosamente le pacate abitudini del protagonista (che sembrava impermeabile ad una attrazione fisica di questo tenore e non pareva avere l’indole giusta per farsi un’amante) mettendo a repentagli la sua pace familiare, dall’altro esercita un fascino attrattivo irresistibile che fa provare all’uomo sensazioni che pensava perse per sempre. Il rischio, ora, si è infiltrato sin dentro gli affetti di Mauro, che con fatica dovrà proteggere se stesso e i suoi cari dagli oscuri poteri che tramano contro di lui.

La scrittura di Camilleri è inconfondibile per chi ha già letto anche la sua produzione senza Montalbano (penso a Un sabato, con gli amici e soprattutto a quel piccolo gioiello che è L’intermittenza): il narratore esterno che con efficacissima semplicità racconta gesti e pensieri dei personaggi, l’uso del presente, la capacità di infondere tensione e suspense senza bisogno di fatti eclatanti e fragorosi, anzi procedendo quasi con torpore. Proprio per l’assenza di una chiara propensione all’azione più esteriore, forse la definizione di thriller non è giusta per questo romanzo, ma senza dubbio il motore della curiosità del lettore resta la voglia di scoprire cosa sta succedendo davvero e come andrà a finire. Un thriller a freddo, allora, che parte pianissimo e accelera delicatamente senza dare la nausea al lettore che si lascia trasportare dal ritmo narrativo. Di cose, comunque, ne succedono e sempre più strane: Mauro si ritrova avviluppato in una serie di intimidazioni velate, ancora più spaventose proprio perché indirette, sfuggenti, forse addirittura frutto della sua immaginazione. Una guerra di nervi che lo logora lentamente portandolo verso un crollo isterico. E se fosse proprio questo ciò che i suoi nemici vogliono ottenere? Minare la sua credibilità e quindi quella della relazione che sta scrivendo?

Camilleri osa qualche piccola forzatura perché anche questo thriller, pur essendo atipico, ha delle regole da seguire e alcuni incastri a livello di trama debbono esserci per forza. Soprattutto, però, l’autore siciliano sottostima le capacità intuitive del lettore: il colpo di scena finale arriva tutt’altro che inaspettato, difetto non da poco per questo genere di romanzi. La relazione non è certamente il suo capolavoro, dunque, ma tutto sommato resta una lettura scorrevole, che non annoia mai e che gode della prosa sempre perfetta di Camilleri.

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La relazione
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La relazione
  • Camilleri, Andrea (Autore)

Articolo protocollato da Nicola Campostori

Laureato in Scienze dello Spettacolo, vive nella Brianza tossica. Attualmente lo puoi trovare in biblioteca, da entrambe le parti del bancone. Collabora con "Circo e dintorni". Ama il teatro, e Batman. Ha recitato, a volte canta, spesso scrive, quasi sempre legge. Nutre i suoi dubbi, ed infatti crescono bene.

Nicola Campostori ha scritto 76 articoli: