La maledizione delle ombre - Jean-Christophe GrangéJean-Christophe Grangé, autore di numerosi best seller – uno su tutti “I fiumi di porpora” – torna in libreria con “La maledizione delle ombre” pubblicato da Garzanti e tradotto da Doriana Comerlati e Giuseppe Maugeri. Lo recensiamo oggi al Thriller Café.

Nel X arrondissement di Parigi, in uno dei locali di strip-tease più frequentati, si è appena consumato l’omicidio di una ballerina, il corpo legato da nodi chiusi molto particolari, il viso orrendamente sfregiato. Il primo a giungere sulla scena del crimine è il comandante della Brigata Criminale Stéphane Corso, sicuro di trovarsi di fronte all’ennesima indagine di routine. La ballerina invece rappresenta solo la prima di una serie di assassinii legati da un unico filo conduttore: le giovani vittime hanno un passato marchiato da violenza e abbandono e un presente di disagio e depravazione. Perché il serial killer si accanisce proprio su di loro, e perché le sfigura ispirandosi ad alcuni dipinti di Francisco Goya?

Corso si imbatterà in un sospettato dalla mente difficile da decifrare, troverà prove evanescenti e indizi confusi: lui e la sua squadra navigheranno in acque stagnanti e ogni presunto passo avanti li porterà al punto di partenza. La svolta sembra arrivare quando un poliziotto in pensione consegna loro un dossier di trenta anni prima, che documenta un assassinio del tutto simile a quelli recenti. Sarà la pista giusta?

Grangé confeziona un romanzo nerissimo suddiviso in tre parti ben distinte che coprono circa un anno e mezzo di tempo: le indagini, il processo e un nuovo contesto che stravolgerà gli eventi.

Sulle tracce di un uomo che da presunto colpevole si trasforma ben presto in astuto antagonista, Corso affronta una progressiva discesa nel cuore oscuro dell’agire umano. Tutti i personaggi hanno infatti l’anima sporcata da un’infanzia brutale e da un’esistenza subita più che vissuta: lo stesso protagonista ha un trascorso torbido e doloroso e un presente segnato da un divorzio che definire singolare è un eufemismo.

È una storia cruda, spietata e perversa, un feroce gioco di orrore e inquietudine che l’autore descrive fin nei minimi particolari scavando negli angoli bui dove si annidano paure e ossessioni che hanno radici troppo profonde per essere estirpate.

“Il male viene da lontano e non conosce confini”

Durante la lettura alcuni aspetti e alcune parti della narrazione appaiono quasi troppo dettagliate, salvo poi capire che era necessario immergersi in tanta aberrazione non solo per avere il quadro psicologico esatto su cui Grangé, a mio avviso, ha voluto porre l’attenzione ma anche e soprattutto per giungere all’epilogo salvifico, che rappresenta il barlume di speranza alla fine del vortice diabolico sapientemente ideato.

Un libro per stomaci forti, una trama articolata che immerge il lettore in atmosfere morbose e maniacali, un protagonista e un avversario degni della migliore tradizione noir, con una splendida Parigi sullo sfondo che contribuisce al fascino del racconto e una serie di colpi di scena assestati con precisione.

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La maledizione delle ombre
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La maledizione delle ombre
  • Grangé, Jean-Christophe (Autore)

Articolo protocollato da Francesca Mancini

Lettrice appassionata di gialli, thriller e noir da sempre, amo molto anche le serie TV dello stesso genere e di scienza di confine. Ho una passione sfrenata anche per la musica anni ’80, il buon vino, il mare, la famiglia, gli amici veri e la comunicazione non verbale.

Francesca Mancini ha scritto 75 articoli: