La donna che sembrava Greta Garbo di Maj Sjöwall e Tomas RossSellerio ripropone un interessante thriller già apparso nel 2000 per Hobby & Work, La donna che sembrava Greta Garbo, scritto dalla coppia Maj Sjöwall e Tomas Ross e tradotto da Monica Rossi.
Della coppia l’elemento sicuramente più noto è la talentuosa Maj Sjöwall, scrittrice svedese nata nel 1935 e conosciuta ai più per via dei dieci polizieschi creati insieme al marito, Per Wahlöö, e aventi come protagonista l’ispettore Martin Beck.

Di quei dieci romanzi, scritti con precisa cadenza annuale dal 1965 al 1975, sette furono portati in Italia da Garzanti negli anni Settanta e i restanti tre ci sono stati offerti negli ultimi anni da Sellerio.
Quella serie, vincitrice fra l’altro di un premio Edgar nel 1971 per Il poliziotto che ride, dovrebbe essere recuperata da ogni serio estimatore dei gialli provenienti dal Grande Nord, perché ha anticipato di decenni molte delle tematiche e denunce sociali che ora tanto ci entusiasmano nei giallisti svedesi.

Maj Sjöwall, insomma, è stata una pioniera nell’impiegare la forma del giallo per parlarci di come non tutto filasse liscio in Svezia, e di come la facciata di nazione moderna, democratica e all’avanguardia nascondesse anche molto disagio sociale, crimini e gravi problemi.
Morto suo marito l’autrice svedese è rimasta per lungo tempo inattiva, ma nel 1990 ha dato alle stampe il presente La donna che sembrava Greta Garbo (in originale De vrouw die op Greta Garbo leek), scritto insieme all’olandese Tomas Ross, di cui ora vi forniamo una stringata sinossi.

Peter Hill è un giornalista che ha perso il suo lavoro perché lo stava facendo troppo bene: ha infatti accusato di affari sporchi Sven Olsson, il responsabile affari interni del ministero della giustizia svedese, e poco dopo la sua rubrica di cronaca giudiziaria è stata chiusa. Ora Hill cerca di scrivere un romanzo per tenersi occupato, ma la sua mente è altrove, non riesce a concentrarsi e rimpiange il suo “vero lavoro”.

Per sua fortuna arriva un amico a distrarlo dall’apatia: è Bloom, un poliziotto in pensione che lo spinge a tornare al giornalismo investigativo utilizzando proprio il suo nemico giurato.
Sven Olsson, gli dice Bloom, sta infatti facendo pedinare dai servizi segreti una ragazza che somiglia a Greta Garbo. La ragazza è però riuscita a scomparire e Hill si mette subito alla sua ricerca e incontra Kroonen, un commerciante di automobili olandese sbarcato a Stoccolma, intenzionato a ritrovare sua figlia Chris.

I due uomini uniranno le forze dopo qualche iniziale diffidenza e, cercando di eludere i servizi segreti, scopriranno che anche la migliore democrazia del Nord Europa nasconde segreti gravi e crudeli.

Oltre a questa collaborazione con Tomas Ross, in tempi più recenti Maj Sjöwall ha pubblicato due titoli insieme a Jürgen Alberts: Erbsensuppe flambiert (2003) e Der letzte Raucher (2009).

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Articolo protocollato da Elvezio Sciallis

Elvezio Sciallis è stato uno dei più attenti e profondi conoscitori di narrativa e cinema di genere horror. Ha collaborato per molti anni con La Tela Nera e con Thriller Café prima della sua tragica scomparsa nel maggio 2019.

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