La casa in fondo al viale di Hollie OvertonMondadori pubblica nella collana Omnibus La casa in fondo al viale, esordio letterario di Hollie Overton, autrice televisiva che ha lavorato per ABC Family, CBS e Lifetime. Uscito in originale nel 2016 con il titolo di Baby Doll, La casa in fondo al viale arriva a noi con la traduzione di Stefano Massaron.

Pubblicizzato come un romanzo in qualche modo simile a La ragazza del treno o Gone Girl, La casa in fondo al viale rischia di deludere il lettore che si avvicina credendo ciecamente a questi paragoni, in quanto ci troviamo più dalle parti di un dramma famigliare, privo di twist improvvisi, colpi di scena e continuo build up della tensione, che da quelle dei thriller citati.
Un paragone meno azzardato, sebbene comunque un po’ fuorviante, è quello con Room di Emma Donoghue.

Lily ha ventiquattro anni e una figlia, Sky. Entrambe vivono ogni giorno l’inferno in terra, ma solo Lily ne comprende tutta la portata, perché solo lei ha sperimentato in precedenza la libertà. Da otto anni Lily è prigioniera di un collezionista di donne, uno psicopatico pedofilo che l’ha sequestrata quando aveva sedici anni e da allora la tiene prigioniera in una stanza priva di finestre.

Rick, questo il nome dell’uomo, l’ha violentata ripetutamente nel corso degli anni e la ragazza ha avuto una figlia da lui. Ora, per la prima volta, qualcosa disturba la routine disperata dei suoi giorni: il sequestratore ha dimenticato per la prima volta di chiudere il chiavistello e lei riesce a fuggire con la figlia, scoprendo di trovarsi ad appena dieci chilometri da casa.

E Lily scappa proprio verso casa, per ritrovare la sua famiglia che nel frattempo ha subìto i devastanti effetti della sua scomparsa: su padre non riesce a confrontarsi con il dolore, sua madre cerca conforto in relazioni extraconiugali e sua sorella gemella, Abby, l’unica che ha sempre sostenuto che Lily fosse viva e che sarebbe tornata, non è più quella di un tempo, non si è fatta problemi a mettersi con l’ex ragazzo di Lily e ha qualche problema di dipendenza.

Lily torna a casa e riesce anche a trovare il coraggio per identificare e accusare il suo aguzzino, una persona ben conosciuta in città. Rick viene arrestato e dal carcere, ha in mente un piano ben preciso per vendicarsi.

Nel presentare La casa in fondo al viale la stampa statunitense ha insistito, oltre che sulle qualità dell’opera, su alcuni elementi della vita privata di Hollie Overton.
L’autrice è infatti figlia di un noto criminale che è stato a capo di una gang ad Austin e che ha trascorso molti anni in prigione per omicidio.
Hollie è stata quindi cresciuta solo da sua madre e, proprio come la protagonista de La casa in fondo al viale, ha anche una sorella gemella.

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La casa in fondo al viale
  • Overton, Hollie (Autore)

Articolo protocollato da Simone Della Roggia

Appassionato di gialli e thriller, della buona cucina, e di bassotti (non necessariamente in quest'ordine). Scrittore a tempo perso, ovvero di notte. Passo molto tempo sui treni italiani, lo inganno leggendo.

Simone Della Roggia ha scritto 177 articoli: