Robert McCammonThrillerCafé ha già parlato di Robert McCammon preannunciandovene il ritorno, e vi avevamo anche promesso una recensione (che prima o poi arriverà) del romanzo Mary Terror, tornato in auge nell’aprile del 2010 grazie alla casa editrice Gargoyle, ma abbiamo fatto molto di più: abbiamo distolto Robert dai suoi importanti impegni per porgli alcune domande, e lui ha accettato di rispondere, con nostro grande piacere.
Robert McCammon è nato a Birmingham ed è autore di 13 Best Seller e di una serie di racconti grazie ai quali ha sempre ottenuto grandi successi. Dopo una pausa durata 10 anni, è tornato di recente con un’antologia che è un affresco storico sul periodo delle streghe, ma noi vi parleremo oggi del romanzo divenuto oramai un cult del suo periodo migliore, “Mary Terror”. Anche se non ci piace fare paragoni, qualcuno definisce i suoi romanzi come quelli del periodo d’oro di Stephen King e non possiamo che dargli ragione. A McCammon inoltre si deve la nascita del premio Bram Stoker Award, il più prestigioso riconoscimento letterario internazionale per coloro che scrivono horror.

[D] Che cosa ispira la Sua scrittura?
[R] E’ ispirata dal fatto che ho voglia di raccontare una storia; in realtà ho più voglia di leggerla, ecco perché prima di tutto la scrivo per me stesso.

[D] Chi è “Mary Terror” la protagonista che in Italia dà il titolo al romanzo?
[R] Mary è un killer indurito dalla vita, una donna disperata e sola, ha perso tutto e sta cercando di trovare il suo posto in un mondo che non riconosce più.

[D] Conosce un gran numero di scrittori: non sente mai il peso della competizione?
[R] No, devi solo pensare a quello che devi fare e non a ciò che fanno gli altri scrittori.

[D] Come sviluppa i Suoi personaggi?
[R] A volte sembra si sviluppino da soli: ho ideato personaggi che da soli hanno poi preso il sopravvento sulla storia stessa. So che può sembrare ridicolo perché sono io a controllarli in realtà, a dargli vita, ma spesso è accaduto proprio così. A volte un personaggio assume un carattere che non avevo prestabilito per il modo in cui parla o per la sua personalità. Questo è accaduto per esempio con un racconto che ho appena terminato di scrivere.

[D] Nel romanzo si evince un’accurata ricerca dei fatti storici avvenuti negli anni ’70 e non solo: in fondo Mary Terror è definito il ritratto dell’America post contestazione, dell’estremismo come unica risposta possibile a un vivere disagiato da parte di alcuni componenti della società; che metodo ha usato per reperire le informazioni?
[R] In genere frequento le biblioteche e faccio una serie di telefonate agli esperti del caso, ma ora faccio soprattutto un’enorme ricerca su internet: senza, non mi sarebbe stato possibile reperire tutti i dettagli di cui avevo bisogno in tempo celere. Recentemente ho finito una storia utilizzando questo metodo.

[D] Quale sviluppo Le piacerebbe vedere in una trama horror?
[R] Spero vengano usati pochi “trucchi”, e che si provi a scrivere senza usare i soliti meccanismi, insomma scrivere meglio.

[D] Ci parli del premio che ha ideato lei stesso: il Bram Stoker Award.
[R] E’ un premio organizzato in America che aiuta gli scrittori di genere Horror a farsi conoscere.

[D] E’ più importante realizzare un racconto breve o un romanzo?
[R] Buona domanda! ci dovrei pensare un po’ per trovare una risposta adeguata… direi che bisogna sottolineare prima di tutto i dettagli su come impostare un racconto breve in proporzione ovviamente al tempo che si ha a disposizione. Penso che l’impostazione sia importante comunque, sia sul racconto breve che in un romanzo. Certo i pezzi brevi richiedono un ritmo più rapido e la necessità di creare i dettagli con la giusta atmosfera. È l’atmosfera che conta di più in uno scritto.

[D] Come immagina il futuro dell’editoria elettronica?
[R] Spero che sarà meno confusa di come lo è oggi ma ho i miei dubbi: ci sarà sempre più scelta nei modelli di lettori e-readers (Ndr libri elettronici). Tutti sostengono di essere i migliori, spero che ci sarà uno standard e che tutto questo polverone cesserà.

[D] Qual è il libro che più l’ha spaventata leggere?
[R] Il mio libro di testo in economia dell’università che ho letto quando pensavo di laurearmi in economia aziendale, nessuno può sapere come la paura faccia diventare i capelli bianchi.

[D] Ha mai sofferto del blocco dello scrittore? Se sì, come fa a superarlo?
[R] No, per fortuna non ho mai sofferto del blocco dello scrittore, tocco ferro perché questo non accada mai!

Abbiamo confessato a Robert di essere sue grandi fan e che aspettiamo con ansia di leggere i suoi nuovi capolavori, e pensiamo con questo di aver espresso il parere di molti lettori di Thriller Café. Lui ci ha salutato con un “in bocca al lupo”…

Grazie a Robert McCammon per il tempo che ci ha dedicato.

Articolo protocollato da Arianna e Selena Mannella

Arianna e Selena Mannella Collaborano al magazine Albatros per il quale intervistano personaggi del jet set nazionale e internazionale e con Thriller Magazine, nel quale curano la rubrica “Ordinaria Follia”. Sono addette stampa e editor.

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