Mons KallentoftAbbiamo voluto parlare con colui che è considerato il nuovo maestro del giallo scandinavo. Mons Kallentoft vanta tre mesi in vetta alle classifiche, trecento mila copie vendute… sono un ottimo biglietto da visita per incuriosirvi e farvi venire voglia di conoscere meglio questo autore? Il romanzo Sangue di mezz’inverno edito dalla casa editrice Nord, è ambientato in una Norvegia fredda quanto cruenta. I meno trenta gradi che sembrano paralizzare ogni essere vivente, creano lo sfondo perfetto per accogliere la macabra scoperta di un cadavere appeso ad un albero. Un quadro grottesco che ricorda la vacuità della vita. Un’esistenza barattata forse per espiare i peccati altrui? Una solitudine che si disperde tra le pianure innevate e una donna a capo delle indagini che cerca di redimere quel mondo nel quale vive provando a renderlo migliore. Non resta che immergerci allora in quelle temperature e lasciarci guidare dall’istinto di una detective, che una volta tanto riesce a valorizzare la figura della donna davanti a situazioni estreme. Un libro per tutti coloro che credono che i thriller debbano avere per protagonista i soliti detective bruttini e poco fortunati in amore.

D: Come scrittore cos’è più importante, sviluppare la trama o i personaggi?
R: Entrambe le cose sono interessanti e per me inseparabili, il mio lavoro è come un’immagine allo specchio.

D: Qual è il suo scrittore preferito? E libro?
R: Sono Cormac McCarthy, Sebastian Faulks, JM Coetze and Walter Mosley, il mio libro preferito invece rimane “Il grande Gatsy” di Scott Fitgerald.

D: Alcuni autori scrivono perché amano le parole, alcuni perché gli piace raccontare delle storie, poi ci sono sicuramente autori che amano entrambe le cose, lei cosa ama?
R: Prima di tutto io sono un narratore, quindi amo raccontare una storia.

D: Quando ha iniziato a scrivere per professione?
R: Sono quasi venti anni che scrivo, ma solo sei a tempo pieno.

D: Ci dica qualcosa a proposito del libro “Sangue di mezz’inverno”.
R: E’ il primo libro della serie con protagonista Malin Fors. Un thriller crudele ma spero anche bello con una donna dal carattere forte.

D: Qual è l’atteggiamento nei confronti del genere thriller?
R: Oggi la scrittura thriller è considerata alla stregua dell’arte. I migliori scrittori contemporanei per me oggi scrivono thriller.

D: Può dirci qualcosa di più sulla comunità letteraria in Svezia?
R: Cerchiamo di aiutarci l’un l’altro, siamo tutti dei buoni amici, ma non amiamo il rischio, infondo siamo solo artisti che lavorano su un determinato mercato.

D: E ora ci racconta qualcosa di sé?
R: Ho quarantadue anni, mi piace girare, ho due bellissimi figli, sono sposato e vivo a Stoccolma, amo l’Italia e vi ho viaggiato spesso.

D: Quali sono i commenti o le domande più terrificanti che le hanno rivolto nella sua carriera di scrittore?
R: Allora, fatemi pensare… Ti capita spesso di andare fuori dai gangheri? Che cosa fai per essere romantico? Credi ai fantasmi? E alcune ancora più pazze che non sono adatte all’intervista.

D: Allora non indaghiamo oltre può bastare… Che cosa ha ispirato il suo romanzo?
R: Ho voluto rinnovare il genere thriller, scrivo i testi in maniera semplice, accessibile a tutti.

D: Crede che l’immagine del detective sia cambiata negli ultimi 3-4anni?
R: Si, ora sono persone più reali, non dei super eroi.

D: Quindi come accennava prima ritroveremo alcuni dei suoi personaggi nel prossimo romanzo…
R: Si, molti di loro ritorneranno nei prossimi libri. Ci sarà una nuova serie nella prossima stagione.

D: Ci auguriamo che arrivi in Italia presto per scoprire come si comporterà Malin Fors in un nuovo caso… Vuole aggiungere qualcosa per i nostri lettori di Thriller cafè?
R: Grazie di leggere le mie storie, ne sono orato e spero che vi piacciano anche le prossime e che soprattutto vi emozionino.

Grazie davvero Mons per il tempo che ci ha dedicato, le facciamo i migliori auguri per le prossime pubblicazioni e rinnoviamo fin d’ora l’invito di venire a ritrovarci al nostro cafè.

Articolo protocollato da Arianna e Selena Mannella

Arianna e Selena Mannella Collaborano al magazine Albatros per il quale intervistano personaggi del jet set nazionale e internazionale e con Thriller Magazine, nel quale curano la rubrica “Ordinaria Follia”. Sono addette stampa e editor.

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