Il gioco degli occhi - FitzekChi segue Thriller Café sa che non ho mai fatto mistero di apprezzare molto Sebastian Fitzek (basta leggersi le recensioni a Il ladro di anime o Schegge), e la notizia della pubblicazione del suo nuovo romanzo, Il gioco degli occhi, non posso che annunciarla con grande interesse e piacere. Ma oltre a darvi comunicazione dell’uscita del romanzo, vi do di più: qui a seguire, trovate l’inizio del libro, che sono sicuro non potrà non incuriosirvi, dopo che avrete letto la prima parola. Non aggiungo altro: buona lettura…

Epilogo

Alexander Zorbach (io)

Ci sono storie che, come spirali morta, affondano incessantemente i loro uncini corrosi nella profondità della coscienza di chi le ascolta. Io le chiamo “moto perpetuo”. Storie che non sono mai state cominciate e che mai finiranno, perché parlano della morte eterna.
A volte vengono raccontate da irresponsabili che amano suscitare il terrore negli occhi altrui e che assaporano gli incubi da cui costoro verranno assaliti quando di notte, soli nel loro letto, fisseranno il soffitto senza potersi addormentare.
Talvolta, questo moto perpetuo si nasconde tra le pagine di un libro: in quel caso ci si può mettere in salvo solo chiudendolo. Vorrei darvi un consiglio: non leggete oltre!
Non so come siate approdati a queste righe. Ma di sicuro non erano destinate a voi. Un trattato dell’orrore non dovrebbe mai cadere nelle mani di qualcuno. In nessun caso. Neppure in quelle del vostro peggior nemico.
Credetemi, lo dico per esperienza personale. Io non sono riuscito ad aprire gli occhi. A riporre il libro. Perché la storia dell’uomo le cui lacrime scendono come gocce di sangue, la storia dell’uomo che stringe a sé un povero fagotto di carne umana che pochi minuti prima respirava, amava e viveva… questa storia non è un film, non è una leggenda, non è un libro.
E’ il mio destino.
La mia vita.
Perché quell’uomo, che nel punto più alto del suo dolore è costretto a rendersi conto che la morte è appena cominciata… quell’uomo sono io.

Questo è l’inizio (o la fine) de Il gioco degli occhi. Che ne dite: l’impatto è stato positivo? Io conto di leggerlo, del resto Fitzek con i suoi thriller ha sempre colpito nel segno per quanto mi riguarda.

Se volete saperne di più, vi riporto anche la trama:

Un pericoloso maniaco, detto il Collezionista di occhi, rapisce i bambini e li nasconde dopo averne ucciso la madre. Il padre ha quarantacinque ore di tempo a disposizione per scoprire il nascondiglio. Questo è il gioco. Quando l’ultimatum scade, la vittima muore. Ma l’orrore non finisce qui, perché al cadavere del bambino manca sempre un occhio. Oltre che per la squadra omicidi, il Collezionista è anche l’ossessione di Alexander Zorbach, un ex poliziotto diventato cronista di nera, che segue sin dall’inizio per conto del giornale le folli bravate del killer e che ben presto si rende conto di essere diventato una pedina importante in un duello mortale. Ma il Collezionista di occhi è astuto, non ha mai lasciato tracce fino a quando, improvvisamente, compare una testimone misteriosa: Alina Gregoriev, una giovane fisioterapista cieca che si presenta a Zorbach sostenendo di poter vedere nel passato delle persone attraverso il semplice contatto fisico. E forse il suo ultimo paziente è stato proprio il Collezionista…

E ora, rinnovando i miei complimenti alla Elliot per aver portato Fitzek in Italia, direi che non vi resta che comprarlo e tuffarvi nella lettura.

Il gioco degli occhi, di Sebastian Fitzek: acquistalo su Amazon!

Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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