S’intitola Il filo rosso il nuovo romanzo di Paola Barbato, suo terzo thriller dopo Bilico e Mani nude.

Sono cinque anni che Antonio Lavezzi è praticamente morto. Una terribile tragedia ha distrutto la sua famiglia e lui è fuggito in un paese dell’alto Veneto, rifugiandosi nel suo impiego di ingegnere edile, deciso ad avere un’esistenza anonima e priva di sussulti. Ma un giorno tutto viene sconvolto: sul cantiere è morto un uomo. E quello che pare inizialmente essere soltanto un drammatico incidente, si rivela presto essere qualcos’altro. Quel cadavere è un messaggio per lui, una sottesa richiesta d’aiuto. Qualcuno gli sta domandando di fare quello che nessun altro fa, di liberare la sete di vendetta che da troppi anni ha cercato di reprimere. Antonio è confuso, ma poco alla volta viene risucchiato in un vortice di messaggi da decodificare, di incontri sconvolgenti e gesti incomprensibili.
Non è lui a dirigere il gioco, e non è nemmeno il solo anello della spaventosa catena di morte: all’inizio si limiterà a eseguire gli ordini, ma alla fine sarà costretto a scegliere che cosa diventare.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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