Il cammino del penitente – Susana FortesDopo il buon successo di Quattrocento torna nelle librerie italiane la scrittrice e giornalista spagnola Susana Fortes con una nuova opera dal titolo Il cammino del penitente. A differenza del precedente, e nonostante il titolo potrebbe ingannare, non si tratta di un thriller storico ma di un romanzo ambientato ai giorni nostri.
Se fate parte di quel tipo di lettori che di un libro si fanno un’idea già dall’incipit, qui potete trovare le prime righe:

“Iddio santissimo!” aveva esclamato padre Barcia, portandosi le mani alla testa, quando aveva visto la pozza scura sul marmo del pavimento, vicino all’altare maggiore. Nessuno, tuttavia, si sarebbe accorto del cadavere della ragazza, se quell’angolo non fosse stato raggiunto dalla potente luce di un faretto. Il corpo era addossato al recinto di legno del coro, con la testa piegata in modo innaturale, e i capelli, lunghi e rossi, tirati da un lato. Sul collo c’era un piccolo ematoma violaceo, e gli occhi erano aperti. Ma il volto non appariva irrigidito in una maschera di terrore, come ci si poteva aspettare in caso di morte violente; al contrario, era il ritratto della serenità. Solo un po’ stanco, forse. Una ragazza giovanissima, vent’anni al massimo. Aveva un piercing al sopracciglio sinistro e, a giudicare dai vestiti, non sembrava una di quelle che correvano a recitare il rosario nella cattedrale. Stile casual, come la maggior parte dei suoi coetanei. Giubbotto di pelle con cerniere, minigonna, leggins a righe rosse e un paio di Converse piuttosto consumate. A un angolo delle labbra c’era una crosta di sangue rappreso, a indicare che, durante l’agonia, aveva vomitato sangue. Doveva essere stata un’emorragia violenta, a giudicare dalla pozza sul pavimento e dai grumi che macchiavano il tappeto e un inginocchiatoio, oltre alla maglietta con la faccia di Che Guevara che la vittima aveva addosso e che era completamente inzuppata.

La trama de Il cammino del penitente invece è la seguente:

Lois Castro è sconcertato. Lavora in polizia da molti, troppi anni, eppure non si è mai trovato di fronte a una scena simile: una ragazza giovanissima, nemmeno ventenne, barbaramente uccisa nella cattedrale di Santiago de Compostela. La vittima viene subito identificata come Patricia Palmer, studentessa di archeologia nonché appassionata attivista per la difesa dell’ambiente. In particolare, Patricia aveva partecipato a una manifestazione contro una grossa fabbrica della zona e la cosa le aveva procurato non pochi nemici. Ma perché assassinarla? E perché farlo in uno dei luoghi più sacri del mondo? Laura Màrquez è al colmo della gioia. Il direttore del giornale per cui collabora l’ha finalmente incaricata di occuparsi di un caso vero: la sparizione di un manoscritto dalla biblioteca dell’università di Santiago. Messi da parte i bollettini del traffico e i necrologi, Laura si getta a capofitto nel suo primo lavoro sul campo, anche perché ha la netta sensazione che, dietro quel furto, si nasconda una storia ben più interessante: quella stessa mattina, infatti, l’arcivescovo ha diramato un appello per esortare il ladro a restituire l’antichissimo testo. E, poco dopo, i sospetti di Laura trovano una drammatica conferma: l’ultima persona ad aver consultato quelle carte è stata Patricia Palmer, la ragazza uccisa nella cattedrale…

Per il romanzo, edito da Nord, è anche stato realizzato il booktrailer qui sotto.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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