Come ormai d’abitudine da qualche anno, ecco che nel primo mese del 2019 raccogliamo alcuni dati riguardanti i post più letti durante i dodici mesi appena passati, così da tastare il polso alla scena italiana di genere e cercare di capire alcune delle maggiori tendenze in corso.
I migliori libri thriller del 2018
L’aggettivo “migliore”, come potete immaginare, non si riferisce tanto a una classifica di natura qualitativa quanto all’aspetto puramente quantitativo delle visite e lettori di alcune pagine di Thriller Café.
Abbiamo ovviamente tenuto conto solo dei romanzi, nazionali e internazionali, pubblicati in Italia nel corso del 2018 e valutato il numero di lettori per ogni post, che come potete facilmente capire non corrisponde a una classifica dei libri più venduti. Altro elemento che caratterizza e influenza questa lista è il fatto che un titolo uscito verso fine anno non potrà comunque avere lo stesso numero di visitatori di uno pubblicato a gennaio, mancandogli parecchi mesi di possibili visite e letture.
Ne esce fuori un quadro sommario ma a suo modo molto interessante di quelli che sono i “vostri” gusti: proprio così, questi nomi li avete scelti voi e solo voi, preferendoli a parecchi altri, alcuni dei quali ben più noti. E ora spazio ai singoli titoli.
Da molto lontano – Roberto Costantini
In Da molto lontano il caso torna a essere di pressante attualità quando, dopo quasi trent’anni, vengono rinvenuti nella casa del padre del ragazzo due manichini che ricordano una macabra scena. Balistreri dovrà rimettersi in azione per aiutare il suo ex-vice e ora commissario Graziano Corvu, e tutti noi fan dell’abilissimo Roberto Costantini non possiamo che essere contenti e sperare in continui rinvii della pensione per questo personaggio.
Il morso della reclusa – Fred Vargas
O meglio, gli omicidi, in quanto i tre si conoscevano fin da giovani e sono stati uccisi con un’arma alquanto particolare anche nella sterminata letteratura gialla: un aracnide molto pericoloso e talvolta, specie in soggetti già deboli, potenzialmente letale, la Loxosceles reclusa, conosciuto anche come ragno eremita.
Il commissario creato dall’ottima scrittrice parigina dovrà scavare a fondo nel passato, fino ad arrivare a un orfanotrofio che nasconde molti segreti e qualche scheletro nell’armadio.
Akrash – Jesper Stein
Al declino personale ed esistenziale del personaggio, sempre più perso fra droghe e disperazione, corrisponde quello sociale del quartiere di Nørrebro e in definitiva della società danese tutto, tanto perfetta in superfice quanto fragile e turbolenta appena sotto.
Fosco e adrenalinico, Akrash è con ogni probabilità il lavoro migliore di un Jesper Stein che è sempre stato su ottimi livelli, ma che ultimamente ha chiaramente innestato una marcia in più.
Macbeth – Jo Nesbø
Droga ovunque, assunta da chiunque a qualunque livello, e ogni altro atto o esperienza vissuto comunque come se fosse droga, a partire ovviamente dalla politica ma non trascurando comunque violenza e potere.
E riesce ancora una volta in quello che è uno dei trucchi più magistrali a disposizione degli scrittori di talento: farci appassionare e immergere profondamente in una storia della quale conosciamo già molto bene l’immutabile finale.
Le spose sepolte – Marilù Oliva
Se la talentuosa scrittrice bolognese ha sempre avuto un occhio di riguardo per i personaggi femminili, in questo caso possiamo dire che ha un intero “romanzo di riguardo” per le donne.
Donne che uccidono in modo brutale, donne che indagano con perspicacia fuori dal comune, donne bambine che subiscono traumatiche violenze da altre donne, che dovrebbero far loro da babysitter.
È ovviamente il femminicidio uno dei temi portanti de Le spose sepolte, e solo l’abilità e lo stile di Marilù Oliva riescono per fortuna a smussare alcuni angoli che, in altre mani, sarebbero stati forse troppo “pesanti”.
Mio caro serial killer – Alicia Giménez-Bartlett
Il tema rimane lo stesso del romanzo di cui abbiamo appena finito di scrivervi, ovvero il femminicidio.
Viene affrontato da una diversa angolatura e con toni differenti e mette Petra Delicado di fronte a una serie di violenti omicidi nei confronti di donne sole e, soprattutto, la porta a confrontarsi con uno dei più temibili e feroci assassini apparsi negli ultimi tempi nella letteratura di genere.
Il lato oscuro dell’addio – Michael Connelly
Anzi, i nomi immensi sono due, perché Il lato oscuro dell’addio è il diciannovesimo titolo della serie dedicata ad Harry Bosch, e potremmo chiudere anche qui queste brevi righe: due nomi e due garanzie.
Aggiungiamo solo che Harry è andato in pensione, ma è un tipo di pensione che metterebbe K.O. ventenni nel pieno delle loro forze, visto che Bosch per “pensionamento” intende il passare dalla polizia alle investigazioni private. Con tutto quel che ne consegue, pericoli e rischi ovviamente inclusi.
L’uomo di gesso – C. J. Tudor
Merito della bravura di C. J. Tudor che sforna un esordio che tutto sembra tranne che una prima opera, tanto precisi e maturi sono lo stile adottato e il modo di imbastire la trama.
Nel 1986 alcuni macabri disegnini conducono un gruppo di giovani amici al rinvenimento del cadavere smembrato di una ragazza.
Nel 2016 torna il disegno dell’uomo di gesso, e con esso torna anche l’incubo.
Fiori sopra l’inferno- Ilaria Tuti
A confrontarsi con un killer particolarmente riuscito troviamo la coppia ispettore-profiler composta da Massimo Marini e Teresa Battaglia. E sebbene il personaggio del profiler ultimamente è fin troppo presente, c auguriamo che la Tuti abbia in cantiere nuove indagini per Teresa Battaglia.
Il cinese – Andrea Cotti
Cotti evita ogni scorciatoia e strada facile e anzi, sembra cercare le difficoltà per il piacere di affrontarle, a partire dall’ambientazione del romanzo, ovvero la comunità cinese a Roma.
Evitando ogni didascalia e infodump, l’autore ci trascina nell’indagine di pagina in pagina e offre al lettore un protagonista, Luca Wu, che il nostro Antonio Vena ha definito “supereroe”, ribadendo che “la fiction di genere italiana ha bisogno di questi personaggi”.
Se la notte ti cerca – Romano De Marco
Anche in Se la notte ti cerca, come in altri romanzi di questa classifica, troviamo alcuni omicidi di donne sole e Romano De Marco si mostra abile perlomeno quanto molte sue colleghe autrici nel creare riusciti personaggi femminili, ai quali si aggiunge un’altra splendida protagonista: la città di Roma.
Un dubbio necessario – Colin Wilson
Sospeso fra filosofia e mistery, Un dubbio necessario di Colin Wilson narra di un uomo diventato nichilista in seguito a vari eventi della sua gioventù e che ora insegue l’ideale del delitto perfetto, diventando quindi un assassino particolarmente pericoloso in quanto non è spinto dai consueti (e quindi più facilmente indagabili) motivi che spingono a uccidere.
Ma qualcuno, che lo conosceva da giovane, sa quali siano le sue aspirazioni, e può quindi aiutare a fermarlo.
Lo stupore della notte – Piergiorgio Pulixi
Un furto di AK-47 da un deposito della camorra mette in allarme l’antiterrorismo per un possibile attentato. Per fortuna ci pensa Rosa Lopez, capo dell’Unità speciale contro il terrorismo di matrice islamica della DIGOS milanese, altro gran bel personaggio femminile in un anno particolarmente fecondo sotto questo aspetto.
Tempi d’oro per i morti – Charles Willeford
Detective della polizia che sembrano più un ammasso di problemi di varia natura che altro riescono comunque, fra casini personali di ogni tipo, a risolvere casi difficili. Il tutto fra le splendide palme e spiagge della Florida, sorella ancora più pericolosa e criminale della California per quel che riguarda questo tipo di trame.