Guarda o muorid di Karen SanderGiunti manda alle stampe, nella sua collana M, Guarda o muori di Karen Sander, autrice tedesca che già si è fatta apprezzare dai lettori italiani con i precedenti Muori con me e Ascolta o muori, anche loro portati nelle librerie nostrane dalla casa editrice fiorentina.

Apparso in lingua originale nel 2015 con il titolo di Ich sehe was, und das ist tot, Guarda o muori è il terzo volume che Karen Sander dedica alla sua creazione più azzeccata, ovvero la coppia investigativa formata da George Stadler, commissario della polizia di Düsseldorf e dalla psicologa Elisabeth Montario.
Il romanzo arriva a noi con la traduzione di Lucia Ferrantini.

E, pensando perlomeno alla forte attrazione che Stadler nutre nei confronti di Montario, si potrebbe quasi affermare che la coppia non è solo “investigativa”, e chissà se anche in questo Guarda o muori spunterà qualche evoluzione nel loro rapporto.
Di sicuro, come nei precedenti casi, i due avranno a che fare con molto sangue e con un serial killer tanto feroce quanto elusivo: vediamo di capire quel che accade in Guarda o Muori.

Sono trascorsi solo diciassettte minuti dalla mezzanotte di lunedì 28 settembre quando la centrale di polizia a Düsseldorf riceve una chiamata urgente, riguardante alcuni movimenti sospetti nella zona del porto, nei pressi di una fabbrica in disuso. Ma quando gli agenti arrivano sul luogo segnalato capiscono subito di non avere a che fare con qualche spostamento di merce rubata o traffico di droga e decidono di chiamare immediatamente Georg Stadler, capo della Omicidi.

E il commissario, ancora frastornato dal brusco risveglio e dalla veloce corsa che lo ha portato alla fabbrica, si trova di fronte a un puzzle problematico: uno specchio in frantumi, una pozza di sangue e un rasoio abbandonato sulla scena del crimine. Già, ma, mancando un cadavere, di quale crimine si tratta? L’unico indizio promettente sembra essere un oscuro codice che qualcuno ha tracciato sulla parete con dello spray.

Pochi giorni dopo in una camera d’albergo viene trovato il cadavere di una donna: giace quasi completamente nudo, con solo un paio di mutandine, e la mano destra sembra essere stata posizionata sul petto della donna dopo la morte. L’intera stanza è inondata di sangue, dalle lenzuola al corpo della vittima fino a inzuppare anche il tappeto.

E, anche se i due casi non sembrano inizialmente collegati, Stadler intravede un elemento in comune: entrambe le scene del delitto hanno qualcosa di artificiale, come se qualcuno le avesse organizzate come dei set cinematografici. Per riuscire a comprendere meglio modus operandi e motivazioni del criminale occorre l’aiuto di Liz Montario, la migliore profiler a disposizione della polizia.

Georg Stadler prova una sottile attrazione per la criminologa, ma fra i due il rapporto deve mantenersi su un binario professionale, soprattutto tenendo conto del fatto che più Montario progredisce nell’indagine più le sembra che il maggiore indiziato possa essere proprio lo stesso Stadler.

Karen Sandler, che è pseudonimo impiegato dalla scrittrice Sabine Klewe, ha nel frattempo proseguito la serie dedicata alle indagini di Stadler e Montario pubblicando, nel 2017, il quarto volume: Bald stirbst auch du.

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Guarda o muori
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Guarda o muori
  • Sander, Karen (Autore)

Articolo protocollato da Elvezio Sciallis

Elvezio Sciallis è stato uno dei più attenti e profondi conoscitori di narrativa e cinema di genere horror. Ha collaborato per molti anni con La Tela Nera e con Thriller Café prima della sua tragica scomparsa nel maggio 2019.

Elvezio Sciallis ha scritto 245 articoli: