Dove il destino non muore - Elisabetta CamettiUscito l’8 novembre per Cairo, “Dove il destino non muore” di Elisabetta Cametti è il terzo capitolo della serie “K” iniziata nel 2013 con I guardiani della storia. Lo recensiamo oggi al Thriller Café.

Amo molto i romanzi in cui gli eventi storici e la fantasia si fondono, soprattutto quando sono perfettamente congegnati come in “Dove il destino non muore”. Elisabetta Cametti costruisce la trama solida e avvincente attorno alla figura magnetica del più grande stratega della Storia, Napoleone Bonaparte, offrendoci un viaggio nel tempo che ci trasporta fino alla campagna d’Egitto: perché il generale l’ha intrapresa, sapendo che ne sarebbe uscito sconfitto?
Katherine Sinclaire, la protagonista – donna tanto energica, pragmatica e determinata, quanto onesta, generosa ed empatica – troverà la risposta a questo grande interrogativo attraverso una caccia all’indizio alla quale non può e vuole sottrarsi, intuendo forti legami segreti tra la sua famiglia paterna, gli accadimenti del passato e un dono che possiede. Grazie alla straordinaria abilità narrativa dell’autrice, il lettore si ritrova ammaliato da intrighi, cospirazioni, depistaggi e inganni che avvincono fino all’ultima pagina.
È un thriller che mi ha colpita da subito sia per il plot in sé che per lo stile di Elisabetta Cametti: la scrittura è scorrevole e fluida; la descrizione dei luoghi, degli eventi storici e delle opere d’arte citate è accurata e ricca di particolari; i personaggi sono la colonna portante dell’intreccio tra realtà e immaginazione. Il risultato è un libro dal ritmo vigoroso, carico di suspense e di passione.
L’accostamento ai libri di Dan Brown viene spontaneo ma, se mi permettete un po’ di sano campanilismo, devo dire che Elisabetta Cametti ha dalla sua il pregio e la forza di essere molto più credibile del (bravissimo, ci mancherebbe) collega americano!

Il guardiano dei Musei nazionali delle residenze napoleoniche sa che la sua vera identità è stata scoperta. Stanno venendo a prenderlo. Ma non si farà catturare vivo, perché quello è l’epilogo di un piano scritto anni prima. L’eredità di Napoleone è in pericolo, e lui è pronto a trasferirla nelle mani della bambina che ha visto crescere. Katherine Sinclaire, però, è all’oscuro di tutto. Sta presentando il suo ultimo best seller a Roma, in un auditorium gremito di gente, e non può nemmeno immaginare che nei ricordi delle vacanze all’Isola d’Elba si nascondano le risposte ai più grandi interrogativi della storia. Sullo sfondo, due società segrete che da duecento anni si contendono la supremazia sulla verità. La prima, voluta da Napoleone stesso per proteggere le scoperte archeologiche che hanno costellato le sue imprese. L’altra è una delle organizzazioni più influenti al mondo. Al centro, il mistero della campagna d’Egitto. Katherine si lascerà coinvolgere in una cospirazione, i cui risvolti potrebbero mettere in discussione il corso degli ultimi millenni e le convinzioni acquisite sulle civiltà più antiche. E quando penserà di avere decifrato tutti gli enigmi che via via le si sono presentati, si troverà intrappolata in uno sconvolgente intrigo familiare: l’inizio di un nuovo viaggio che la porterà lontano, in un futuro senza segreti nel passato. Là dove il destino non muore.

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Dove il destino non muore. K
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Dove il destino non muore. K
  • Cametti, Elisabetta (Autore)

Articolo protocollato da Francesca Mancini

Lettrice appassionata di gialli, thriller e noir da sempre, amo molto anche le serie TV dello stesso genere e di scienza di confine. Ho una passione sfrenata anche per la musica anni ’80, il buon vino, il mare, la famiglia, gli amici veri e la comunicazione non verbale.

Francesca Mancini ha scritto 75 articoli: