dopo, libroAvvocato specializzato nel rappresentare case di produzione cinematografiche e televisive, Koethi Zan esordisce in campo letterario con un thriller intitolato Dopo. Il romanzo, tradotto in venti paesi e già opzionato per diventare una serie tv, in Italia è uscito per Longanesi a inizio gennaio 2014 riproponendo un’idea di Leo Longanesi di diversi anni fa pensata apposta per i Gialli: chiudere la segnatura dei romanzi così che, per leggere il finale, il lettore doveva letteralmente strappare il bordo delle pagine, sempre se l’autore aveva seminato bene durante il libro.
Dopo pare essere un candidato perfetto per riproporre questo meccanismo con un finale imprevedibile e sconvolgente.
Qui a seguire vi proponiamo l’incipit:

Nei primi trentadue mesi e undici giorni di prigionia, eravamo in quattro. Poi, improvvisamente, senza che nulla lo lasciasse presagire, ci siamo ritrovate in tre. Da mesi ormai la quarta non emetteva alcun suono, ma dopo la sua scomparsa il silenzio si è rivelato ancora più terribile. Per molto tempo, da allora, siamo rimaste mute, chiedendoci nel buio chi sarebbe stata la prossima a finire nella cassa.
E’ assurdo che in quello scantinato fossimo finite proprio io e Jennifer. Eravamo molto diverse dalle altre ragazze che, appena arrivano al campus, dimenticano ogni cautela assaggiando un po’ di libertà. Noi due prendevamo così sul serio la nostra libertà che finivamo per negarcela. Sapevamo meglio di chiunque altro che il mondo era pieno di pericoli e non volevamo correre rischi.
Per anni ci eravamo documentate con scrupolo sugli eventi catastrofici che potevano capitarci: valanghe, malattie, terremoti, incidenti stradali, animali feroci, aggressioni di psicopatici e stupri. Insomma, tutti i mali in agguato oltre la porta di casa. Eravamo sicure che la nostra paranoia ci avrebbe protette. In fin dei conti, quante probabilità c’erano che due ragazze così bene informate in tema di disastri di varia natura finissero vittime di una tragedia?

La storia narrata in Dopo ha per protagonista Sarah, che dieci anni fa, dopo tre anni di prigionia e torture nello scantinato di Jack Derber, riuscì a sfuggire al suo aguzzino. Adesso ha cambiato nome, vita, ma non riesce a cambiare il proprio destino: a distanza di tanto tempo continua a vivere in una prigionia autoimposta nel proprio appartamento di Manhattan, in balia di mille fobie, incapace di dormire tranquillamente di notte.
E arriva il giorno in cui l’FBI la informa di una scadenza importante. A breve ci sarà l’udienza per il rilascio di Jack Derber… Accusato solo di rapimento, questi potrebbe tornare in libertà. Ma Sarah sa che Derber non è soltanto un rapitore. È un assassino. Con lei nello scantinato c’erano altre due ragazze, Christine e Tracy, e inizialmente una terza: Jennifer, la sua migliore amica, morta per mano di Derber. Lei non l’ha mai rivelato a nessuno, ma per tenere il mostro in prigione ora ha solo una speranza: ritrovare il corpo di Jennifer. Per questo, Sarah deve trovare la forza di riallacciare i contatti con le altre sopravvissute, nonostante l’odio che loro provano per lei e nonostante i segreti che le dividono. Ma ad attenderle c’è un segreto ancora più terribile…

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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