deviazioni - jeffery deaver e lawrence blockC’era una volta una pubblicità che diceva: “two gusti is meglio che one”… Non credo che lo scomparso Ed McBain si sia ispirato a essa, ideando la collana Deviazioni, ma il risultato direi che è lo stesso: due autori è meglio che uno, soprattutto se parliamo di romanzi brevi che da soli non riempiono bene le pagine di un libro intero. Tra i 5 titoli pubblicati, ho letto quello dell’accoppiata Deaver/Block, e devo dire che ne sono rimasto soddisfatto…

Titolo: Insieme per sempre/Il compromesso di Keller
Autore: Jeffery Deaver/Lawrence Block
Editore: Sonzogno
Anno di pubblicazione: 2006
ISBN: 88-454-1371-3
Pagine: 310
Prezzo: € 15,00

Trama in sintesi:
Una raccolta di romanzi brevi inediti nata da un’idea di Ed McBain. La collana si riferisce al fatto che si tratta di “deviazioni” dalle forme del romanzo lungo e del racconto, più comuni nel poliziesco e nel thriller. “Insieme per sempre”: Tal Simms ha pistola e distintivo, ma è un matematico: si occupa di statistica per la polizia, e i colleghi lo prendono in giro chiamandolo “Einstein”. Eppure, solo uno con la sua testa può accorgersi che la strana morte dei ricchi coniugi Benson non è un banale caso di patto suicida come tutti pensano. Quando poi nella zona viene ritrovata un’altra coppia in circostanze molto simili, Tal ha la certezza che qualcuno stia portando avanti un sofisticato piano omicida. E, per fermarlo, non basta la matematica: questa volta bisogna usare la pistola. “Il compromesso di Keller”: L’11 settembre 2001 Keller è lontano da New York per lavoro. Non un lavoro come gli altri. Perché Keller fa il sicario, da una costa all’altra degli States, con esiti sempre ineccepibili. La tragedia delle Twin Towers, però, lo colpisce profondamente, e per un po’ Keller depone le armi e si precipita ad aiutare i pompieri di Ground Zero. Ma quando i soldi finiscono e qualcuno gli offre un lavoretto chiedendogli di far fuori un riccastro che vive asserragliato in un complesso residenziale cinto da un muro alto quattro metri.

In questo volume ci troviamo di fronte due racconti diversi per lunghezza, tipologia e complessità della trama. Il primo, quello di Deaver, è più lungo e più articolato nella vicenda, con un protagonista poco consueto (un matematico che lavora per la polizia e che però si lancia in un’indagine da vero detective della omicidi) e un dipanarsi della storia agile e privo di momenti di stasi, fino ad arrivare all’inattesa conclusione caratterizzata da un paio di colpi di scena come nella migliore tradizione dell’autore (anche se a dire il vero almeno uno mi è parso un po’ gratuito). Scrittura al solito scorrevole e dialoghi abbastanza credibili. Non sarà un capolavoro deaveriano, ma la lettura fila via piacevole: sufficienza ampiamente meritata per questo primo scritto.
Quello di Block presenta invece un plot più semplice con evoluzione del tutto sequenziale: più un racconto lungo che un romanzo breve, a mio avviso, ma vede all’opera il mitico Keller, assassino a pagamento di una inquietante profondità umana. Già che il protagonista sia lui per me basta a votare pollice alto. Non c’è paragone tra un personaggio come questo e il pur discreto Tal Simms di Deaver. Keller è un individuo che riesce a unire perfettamente in sé l’assoluta indifferenza con cui compie i propri lavori da killer prezzolato, e l’incredibile slancio umanitario che lo porta a servire pasti caldi alle mense allestite per i soccorritori delle Torri Gemelle. Nel racconto, in particolare, lo vediamo alle prese con un interrogativo personale che ne mette a nudo punti deboli proprio inaspettati; aggiungiamoci la padronanza di Block coi dialoghi, mai didascalici e sempre pieni di spunti critici, e ci rendiamo conto come la storia in sé rappresenti un dettaglio quasi secondario.
Assolutamente soddisfatto di quanto letto, per ciò che mi concerne.
Esprimendo un giudizio complessivo sul libro, quindi, una lettura che penso vi potrebbe risultare gradita.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1646 articoli: