Il commesso viaggiatore di Arnaldur IndridasonUgo Guanda Editore rinfresca la nostra estate con l’iceberg Arnaldur Indridason e il suo Il commesso viaggiatore, un poliziesco che affonda le sue radici in un momento storico molto particolare per la neutrale Islanda.
Pubblicato in lingua originale nel 2015 con il titolo di Þýska húsið, Il commesso viaggiatore non appartiene alla serie del commissario Erlendur Sveinsson e arriva nelle librerie italiane con la traduzione di Alessandro Storti.

Arnaldur Indridason è uno dei massimi autori di genere giallo del Grande Nord e ormai non deve dimostrare più nulla a nessuno: due premi Glasnyckeln consecutivi (per Sotto la città e La signora in verde), un Grand prix de littérature policière (per La voce), un Barry per Un corpo nel lago e il prestigioso Gold Dagger Award sempre per La signora in verde sono solo alcuni dei trofei che testimoniano l’alta qualità delle sue opere.

E ben venga quindi questo Il commesso viaggiatore che, slegato dalla serie di grande successo di Indridason, permette all’autore di esplorare nuovi territori immergendo il lettore in un 1941 islandese poco esplorato dalla letteratura e di conseguenza poco noto a tutti noi.

È obbligatoria la presenza di soldati e svastiche, ma Arnaldur Indridason riesce a evitare alcune delle trappole più tipiche di una scelta tematica del genere, vuoi per via dell’ambientazione vuoi per la scelta dell’insolita e azzeccata coppia di protagonisti.

Islanda, 1941. La Seconda guerra mondiale è ormai in corso da tempo e la neutrale Islanda passa da un’occupazione all’altra: prima l’Inghilterra e ora gli USA. Gli americani, come da tradizione, si pensano superiori a qualsiasi altra nazione e hanno scarso rispetto per gli islandesi. Anche per via dell’interesse e curiosità che le ragazze dell’isola mostrano nei confronti degli americani, possibile viatico per una vita migliore altrove, la tensione fra occupanti e occupati è sempre molto alta.

Detta tensione culmina con l’omicidio di un commesso viaggiatore apparentemente innocuo e irreprensibile. L’uomo viene rinvenuto cadavere in un appartamento di Reykjavík, freddato da un colpo di pistola in testa e con una svastica incisa in fronte. IL fatto che il proiettile sia di fabbricazione statunitense non aiuta certo il distendersi della tensione e il quadro si complica ancora di più con la scoperta che il proprietario del luogo del delitto, tale Felix Lunden, è figlio di un medico tedesco dalle malcelate simpatie naziste.

Per un caso del genere servirebbe un poliziotto esperto ma a investigare troviamo Flóvent, il solo agente rimasto in forze alla polizia locale in seguito allo scoppio del conflitto. Flóvent è giovane e pieno di energia e buona volontà, ma le alte sfere preferiscono non correre rischi e gli affiancano un altro giovane, Thorson, un canadese di origini islandesi appartenente alla polizia militare.

Questa giovane, irruente, inesperta e dinamica coppia dovrà quindi imparare a muoversi con circospezione in una indagine nella quale a ogni mossa si rischia di offendere qualche parte in causa, fino alla sorprendente soluzione del caso.

Il commesso viaggiatore è il primo titolo di una futura serie di Arnaldur Indridason che, per forza di cose, sarà ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale e nel dopoguerra islandese.

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Il commesso viaggiatore: Reykjavík Wartime Mistery
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Articolo protocollato da Simone Della Roggia

Appassionato di gialli e thriller, della buona cucina, e di bassotti (non necessariamente in quest'ordine). Scrittore a tempo perso, ovvero di notte. Passo molto tempo sui treni italiani, lo inganno leggendo.

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