Codice CriminaleCodice criminale, in originale Trespass Against Us, è un film di produzione inglese che rappresenta l’esordio cinematografico di Adam Smith dopo alcuni anni passati a occuparsi di illuminazione ed effetti visivi in discoteche, club e rave, nonché a dirigere videoclip musicali e alcuni episodi di serial televisivi (Skins, Little Dorrit e Doctor Who).

La sceneggiatura è stata scritta da Alastair Siddons ispirandosi alle gesta di un clan famigliare realmente esistente. Fra gli elementi più validi presenti nel cast tecnico troviamo Eduard Grau, un direttore della fotografia attivo a partire dai primi anni del nuovo millennio, che ha cominciato a farsi conoscere sulla piazza internazionale a partire dal 2009 circa, inanellando una serie di titoli molto interessanti quali A Single Man (2009), Finisterrae (2010), Animals (2012) e, più in linea con le tematiche affrontate qui su Thriller Café, A Single Shot (2013) di cui vi raccomandiamo il recupero.

Notevole anche la colonna sonora di Codice Criminale, affidata a The Chemical Brothers, gruppo ben conosciuto da Adam Smith che nel 2012 ha realizzato Don’t Think, un documentario che illustra la portata degli effetti visivi psichedelici che lo stesso Smith ha curato in occasione del concerto della band al Fuji Rock Festival del 2011, in Giappone.
Diamo ora uno sguardo alla trama di Codice criminale.

La famiglia Cutler vive al di fuori dei confini della legge e della società: sono dei nomadi contemporanei che, spostandosi con roulotte e camper, si aggirano per la campagna inglese conducendo una esistenza anarchica: niente scuola, nessuna assistenza sanitaria e così via. Si dedicano da generazioni ai furti, alla caccia e hanno in generale un pessimo rapporto con le autorità.

I Cutler stanno però passando una fase particolare, critica, in quanto da un lato i tutori della legge sopportano sempre meno le attività criminali di questo clan e dall’altro lato Chad, il figlio ed erede del patriarca, Colby, si trova sempre meno a suo agio con questo tipo di vita,

Colby, un uomo rude e autoritario, ha sempre dato per scontato che il figlio avrebbe seguito le sue orme ma Chad ha ormai a sua volta un figlio e, spinto e motivato dalla moglie, Kelly, comincia a chiedersi che razza di futuro stia preparando per suo figlio Tyson.

Chad non ha però la stessa forza di carattere del padre e gli riesce difficile affrontare Colby sebbene le insistenze della moglie e i suoi stessi dubbi lo stiano spingendo sempre di più ad allontanarsi dal clan e cercare una vita diversa. Quando Colby capisce che sta per perdere suo figlio, e con lui anche il nipote, organizza una rapina tanto eclatante quando pericolosa, un evento che cambierà per sempre l’equilibrio nella famiglia Cutler e che spingerà Chad a prendere una decisione…

Pur tenendo conto di altri aspetti positivi, i due elementi di maggior spicco di Codice criminale sono il tema trattato dalla sceneggiatura e le prove di alcuni attori. Nello scrivere il copione Alastair Siddons si è ispirato alla famiglia dei Johnson, un clan-gang che conduceva uno stile di vita nomade, spostandosi in una ricca zona di campagna ed effettuando furti con scasso. Lo sceneggiatore, affascinato dall’incontro con questo stile di vita, dopo aver raccolto materiale ha pensato prima a un documentario e in seguito è arrivato a concepire Codice criminale.

Sebbene la porzione della storia riguardante le gesta criminali dei Cutler rivesta grande importanza nel film, garantendo lo sviluppo di scene d’azione e di tensione, sono i rapporti fra i vari membri della famiglia, e in particolare fra Chad e Colby, a differenziare questo titolo da molti altri. Tenendo conto di questo, diventa ancora più cruciale individuare due attori in grado di dar vita a questo intenso e potente rapporto, e Adam Smith ha avuto la fortuna di poter contare su Michael Fassbender (Chad) e Brendan Gleeson (Colby).

L’alchimia fra i due è visibile e notevole e Fassbender, che non ha bisogno di presentazioni e continua a inanellare grandi prove, è particolarmente abile nel dar vita alla figura di un criminale allevato in un certo ambiente, che rimane però più debole e insicuro rispetto sia al padre che alla moglie.

Chad/Fassbender lascia quindi adeguato spazio sia a un vero e proprio leone come Brendan Gleeson, totalmente a suo agio nel ruolo del patriarca, sia a Lyndsey Marshal (Kelly), che sforna una delle sue prove migliori in carriera e che è stata probabilmente voluta da Alastair Siddons, che l’aveva diretta in un titolo del 2012, In the Dark Half.

Menzione al merito anche per Sean Harris, che non smette di stupire con le sue prove intense: troppi i suoi ruoli da menzionare, vi ricordiamo almeno la trilogia di Red Riding e A Lonely Place to Die, notando che l’attore inglese ha incrociato più volte il cammino di Fassbender (Prometheus, Macbeth…).
Altra coincidenza curiosa è il fatto che Gleeson si è trovato poco dopo a interpretare nuovamente il “papà” di Fassbender in Assassin’s Creed.

Codice criminale esordirà in Gran Bretagna il 3 marzo 2017, non è ancora nota la data di arrivo nelle sale italiane.

Titolo: Codice Criminale
Titolo originale: Trespass Against Us
Gran Bretagna, 2016, colore, 99 minuti
Regia: Adam Smith
Sceneggiatura: Alastair Siddons
Fotografia: Eduard Grau
Montaggio: Kristina Hetherington e Jake Roberts
Musica: The Chemical Brothers
Produzione: Potboiler Productions, Film4, Albert Granville e Animal Kingdom

Articolo protocollato da Elvezio Sciallis

Elvezio Sciallis è stato uno dei più attenti e profondi conoscitori di narrativa e cinema di genere horror. Ha collaborato per molti anni con La Tela Nera e con Thriller Café prima della sua tragica scomparsa nel maggio 2019.

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