ayerdalVincitore del prestigioso “Grand Prix de l’Imaginaire”, Domani, un’oasi è un romanzo allo stesso tempo commovente e scioccante, che delinea il futuro di un mondo che rifiuta di arrendersi al suo inevitabile destino.
Il suo protagonista ha quarant’anni e lavora a Ginevra per la Comunità Europea. Pur essendo medico, non ha mai esercitato: finora è stato un burocrate con un lauto stipendo. Ma una sera due uomini armati lo rapiscono, lo drogano e lo chiudono nel portabagagli di una limousine nera. Quando riprende i sensi, l’uomo si ritrova da qualche parte in Africa, in uno sparuto agglomerato di capanne, dove gli viene ordinato di assistere i malati del villaggio. L’uomo comincia allora un lavoro massacrante e inutile, viste le carenze di strutture e medicinali adeguati. Eppure, un po’ alla volta, in lui si fanno largo domande inquietanti: e se i suoi rapitori fossero l’ultima speranza di salvezza per un’umanità sull’orlo del collasso? E se la loro missione fosse creare un’oasi per tutti coloro che non si sottomettono all’egoismo dei paesi industrializzati?

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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