Apparenti suicidi di Stuart MacBrideDoppia razione in questo 2015 per uno dei nostri autori scozzesi preferiti in assoluto: Newton Compton pubblica infatti Apparenti suicidi di Stuart MacBride, una antologia di dodici racconti thriller-polizieschi ambientati nella piccola cittadina di Oldcastle durante il periodo natalizio.

Newton Compton prosegue quindi la meritevole impresa di tradurre e pubblicare in Italia l’opera di Stuart MacBride, impresa che fortunatamente non si riduce si soli titoli della serie del sergente (poi ispettore) Logan McRae ma abbraccia anche gli altri romanzi e racconti, sempre pieni di sorprese e spunti di interesse.

E forse proprio la lunghezza-racconto esalta al meglio alcune delle caratteristiche di questo scrittore, che non esita a inabissarsi nel dolore, nel crimine e nella violenza, spesso con pagine di grande impatto, ma che è anche in grado di spruzzare sulla sua narrativa una sana dose di humour nero e feroce, così caratteristico per molti scozzesi.

Ecco quindi che, ormai così in prossimità delle feste, può essere una buona idea regalare questa raccolta  a qualcuno che conosciamo come un appassionato di gialli e thriller, sicuri di offrirgli dodici brevi “soste nel crimine” da consumare con ritmi diversi rispetto ai più impegnativi romanzi.
Andiamo a scoprire cosa ci raccontano le storie di Apparenti suicidi

La cittadina di Oldcastle, paciosa e tranquilla, comincia a prepararsi per un Natale di allegria ma l’atmosfera festosa di quei giorni viene guastata da una serie di crimini e fatti misteriosi che rischiano di sconvolgere il periodo di fine anno.
All’improvviso, infatti, tradimenti, inimicizie, spaccio, invidie, crimini, vendette, omicidi e ricatti imperversano per la città, come se il Natale stesse portando odio e avidità e non amore e generosità.

Le persone coinvolte in questa ondata criminale sono molto diverse fra loro: troviamo Billy Partridge, che deve una forte somma a persone di scarsa pazienza e tenta un furto in un appartamento, colpo che purtroppo non andrà nel modo previsto. Oppure Philippe, chef di grande fama dotato però di carattere orribile e di molti coltelli a disposizione in cucina.

O ancora Brian, spacciatore novellino che ancora non conosce alcune fra le regole più importanti del suo mestiere e che sta per scoprire alcune sorpresine. Il tutto in dodici racconti che sono legati l’uno all’altro e che bisogna consumare un po’ come si mangiano i cioccolatini del calendario dell’Avvento: uno al giorno.

Ben venga quindi questo particolare regalo di Natale da parte di Stuart MacBride ai suoi lettori, con l’augurio di un 2016 che gli riservi le stesse grandi soddisfazioni del 2015 e che preveda per noi fan un nuovo romanzo della serie di Logan McRae.

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